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giovedì 13 marzo 2014

Malaysia MH370, in volo per altre 4 ore dopo l'ultimo contatto radar?

Un aereo della Malaysia
KUALA LUMPUR - Non è stata ancora accantonata l'ipotesi di un attentato, ma ci sta pensando il Wall Street Journal a proporre altre chiavi di lettura sulla sparizione del Boeing 777 della Malaysia Airlines che operava il volo MH370 con 239 passeggeri a bordo. Per quanto concerne la vicenda dei passeggeri con falsi passaporti, si tratta di due iraniani, rispettivamente di 29 e 19 anni, in fuga verso la Svezia e la Germania al fine di chiedere asilo. "Traffico esseri umani", hanno titolato
alcune testate. La Compagnia continua a difendere a spada tratta i piloti relativamente all’accusa secondo la quale, nel 2011, Fariq Abdul Hamid – durante un volo di linea – fece entrare delle donne in flight deck con le quali si trattenne a lungo nella cabina di pilotaggio, fumando e flirtando. Il fatto è testimoniato da una foto. Il WSJ dichiara che i cellulari delle vittime squillano a vuoto: ma se è così, è tanto difficile localizzarli? Sulle tracce radar è battaglia: c'è chi parla di una picchiata improvvisa e chi parla di inversione di rotta (non dichiarata) che fa pensare a un attentato. Non si archivia anche l'ipotesi di un cedimento strutturale, di una decompressione esplosiva o di un'esplosione in volo, fattore che legittimerebbe il mancato mayday. Nessun segnale di emergenza o di avaria è stato lanciato. All'ultimo contatto radar l'aereo aveva 2200 miglia di autonomia pari a 3500 km e a 4 ore di volo: il WSJ paventa l'ipotesi che l'aereo abbia volato ancora a lungo dopo aver spento il trasponder. Quindi qualcuno ha voluto nascondere la rotta del Boeing, ma a che scopo? Queste le informazioni trasmesse alla Boeing dai motori Rolls-Royce in automatico per un monitoraggio continuo. Il mistero rimane nell'ombra: che fine ha fatto il volo MH370?

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